Aromacologia, aromaterapia, marketing olfattivo: che potere ha il profumo?

aromaterapia

Per molte persone rappresenta un modo per esprimere la personalità, per arricchire la propria beauty routine, talvolta per farsi notare e lasciare il segno tra la folla. Eppure, avete mai pensato a quanto il profumo sia soprattutto uno strumento per relazionarci con il mondo intorno a noi? Ebbene sì, il profumo esercita un grosso potere su ognuno di noi e sui rapporti che abbiamo all’interno della società, e lo ha fatto fin dai tempi dell’Antico Egitto, come quando Cleopatra utilizzò essenze profumate per fare colpo su Marco Antonio e consolidare, così, la sua posizione sul trono.

Le fragranze, infatti, oltre alla loro funzione più immediata di “profumare” rivestono anche funzioni secondarie di tipo identitario e sociale. In altri termini, hanno la capacità di definire e influenzare il carattere o l’identità di una persona, determinando perfino le relazioni della stessa all’interno dei contesti sociali in cui vive. Quanto è vero che un odore poco piacevole al nostro olfatto crea in noi automaticamente una reazione di allontanamento da ciò che lo emana, sia questo un individuo o un alimento?

Vediamo, quindi, quali sono gli ambiti di applicazione in cui i profumi possono esercitare il loro potere su di noi, sulle nostre emozioni e perfino sulle nostre scelte di acquisto.

Memoria Olfattiva: Il Potere del Profumo Legato ai Ricordi

È risaputo che un grande potere detenuto dal profumo è quello di evocare ricordi, sensazioni ed emozioni in ognuno di noi. L’olfatto riesce a riportarci indietro con la mente, anche a distanza di anni: questo perché sin da bambini tutti gli odori che percepiamo vengono automaticamente incamerati nel nostro cervello, creando un bagaglio infinito di profumi chiamato memoria olfattiva. Questo prezioso strumento riesce a catapultarci nel preciso istante in cui abbiamo sentito quel determinato odore, permettendoci di evocarlo anche dopo tanto tempo.

memoria olfattiva

Secondo una ricerca effettuata dall’esperto di profumi Fred Dale, l’olfatto è di tutti i sensi quello che più ci lega ai ricordi, soprattutto dell’infanzia: mentre la memoria visiva perde il 50% della propria efficacia dopo 3 mesi, i ricordi legati alla sfera olfattiva ne perdono solamente il 20% anche dopo un anno.

Aromaterapia: L’approccio Terapeutico alle Essenze

L’aromaterapia, o “terapia degli oli essenziali”, è un approccio terapeutico che usa gli oli per prevenire malattie o curare disturbi a livello fisiologico, psicologico e spirituale.

Avviene tramite massaggi o tramite inalazione, con l’impiego di oli essenziali prevalentemente naturali, estratti da piante, fiori, foglie ma anche resine o cortecce. Il chimico francese Gattefossé coniò il termine “aromaterapia” dopo un lavoro di sperimentazione su alcuni oli essenziali nel tentativo di realizzare cosmetici. Gattefossé, ponendo alcuni impacchi di lavanda su una scottatura, notò immediatamente i benefici, dando vita al termine utilizzato tutt’oggi.

Al giorno d’oggi l’aromaterapia è una pratica largamente utilizzata per migliorare il benessere fisico e mentale, in quanto è in grado di alleviare i sintomi di molti problemi fisici. Ad esempio, menta ed eucalipto agiscono su mal di gola e tosse; menta piperita, pino e basilico sul mal di testa; lavanda, gelsomino e salvia per le irritazioni cutanee, ecc.

Aromacologia: Profumi per Il Benessere Spirituale

L’aromacologia si distingue dall’aromaterapia per due aspetti. Il primo è che mentre l’aromaterapia impiega solo oli essenziali naturali, l’aromacologia fa uso anche di fragranze sintetiche. Il secondo aspetto riguarda invece il metodo di applicazione: mentre l’aromaterapia si avvale di massaggi, bagni e inalazioni, l’aromacologia sfrutta semplicemente l’olfatto. In poche parole, i benefici di questa pratica sono dati dalla semplice inalazione di una fragranza o essenza, che agisce andando a rilassare il sistema nervoso e a influenzare positivamente l’umore.

Sviluppata nel 1989 dal fondo di ricerca olfattiva più conosciuto come “Sense of Smell Institute”, la disciplina dell’aromacologia è basata su dati scientificamente provati. Secondo gli studi, ogni profumo o essenza innesca uno stimolo che va ad agire direttamente sul nostro stato d’animo: ci sono profumi freschi, come per esempio la lavanda, che possono facilmente riportare alla mente il ricordo del bucato pulito della nonna, aria di casa, e quindi, emozioni positive risalenti all’infanzia. Al contrario, profumi troppo persistenti possono provocare stress e agitazione, in generale sensazioni di malessere.

Per l’aromacologia, la giusta fragranza per ambiente può rivelarsi un’ottima alleata per influenzare positivamente l’umore. Ad esempio, una fragranza agrumata come quella a base di limone può favorire la concentrazione in un ambiente dedicato allo studio o al lavoro; una a base di rosa può apportare benefici in termini di riduzione dello stress; una a base di gelsomino infonde tranquillità e serenità allo spirito.

fragranze per ambienti

Marketing Olfattivo: il potere del profumo come strategia di mercato

Il marketing olfattivo è una strategia di mercato tra le più innovative ed efficaci, utilizzata prevalentemente in ambienti chiusi come store o aziende. Tramite l’uso strategico di profumi, gli obiettivi sono:

– creare attorno all’acquirente un ambiente in cui si possa sentire coccolato e ispirato da sensazioni positive;

– migliorare l’esperienza di vendita/acquisto e far sì che questa diventi memorabile.

Le essenze profumate che vengono diffuse in questi ambienti hanno il compito di stimolare l’olfatto, innescando nei clienti, nei collaboratori o negli avventori di una location sensazioni ed emozioni particolari.

In questo caso l’olfatto diventa un vero e proprio mezzo di comunicazione e il marketing olfattivo un fondamentale strumento capace di influenzare positivamente il comportamento d’acquisto del cliente in uno store d’abbigliamento, o il valore esperienziale di un visitatore di un museo. È stato rilevato che l’uso strategico dei profumi può accrescere il tempo di permanenza degli acquirenti all’interno degli store, ed arrivare perfino ad aumentare le vendite.