Quanto dura un profumo? 5 cose che devi assolutamente sapere!

quanto dura un profumo

Sei una di quelle persone con la mania di collezionare fragranze, abituate ad abbinare questo o quel profumo a seconda del mood della giornata? Ti piace esporre boccette a più non posso sul mobiletto del bagno per tenerle sempre sott’occhio? Non usciresti mai di casa senza aver prima vaporizzato qualche goccia di essenza sul collo e sui polsi? La tua fama di agguerrita perfume addict ti precede, eppure è probabile che fino ad ora ti sia sfuggita una questione essenziale, inebriata come sei dalla quantità di fragranze che ti circonda. Ti sei mai chiesta quanto dura un profumo effettivamente? E se lo stai conservando nel modo corretto?

Se dopo aver letto queste prime righe sei improvvisamente assalita dal dubbio, ti consigliamo di leggere i 5 punti sui profumi qui di seguito, dove abbiamo messo insieme una serie di consigli per permetterti di conservare le tue fragranze al meglio.

1) Il profumo scade?


Cominciamo dalle basi: la scadenza del profumo esiste davvero? In teoria i profumi non scadono, o per lo meno non subito. Sai quanto dura un profumo sigillato? Una confezione che non è mai stata aperta può resistere anche svariati anni senza subire alterazioni di alcun genere. Il discorso cambia se il flacone è stato utilizzato: ti chiederai, quanto dura un profumo aperto? Ogni casa essenziera decide la data di scadenza per le proprie fragranze, la quale sostanzialmente dipende dalla composizione delle materie prime: più queste sono naturali, minore sarà il periodo di “conservazione” dal primo spruzzo (per un approfondimento sulla composizione dei profumi, ecco un articolo dell’Accademia del Profumo sulle principali materie prime usate per creare una fragranza). La durata dei profumi è generalmente indicata sulle confezioni da un vasetto aperto con al suo interno 12M – 24M – 36M. Superati questi, il profumo scade, il che vuol dire che il suo aroma caratteristico potrebbe modificarsi, o andare addirittura perso. In tal senso, una buona regola generale è avere il formato da 100 ml per le profumazioni di uso quotidiano, mentre per tutte le altre è meglio optare per formati più piccoli, come i 50 ml.

2) Le fragranze agrumate? Le più sensibili

fragranze agrumate

Se vai pazza per le fragranze agrumate, sappi che si tratta di quelle che tendono nel tempo a modificare o perdere più facilmente il proprio aroma. La minore durata delle note agrumate non è un difetto, ma una caratteristica insita nella loro natura. Provenienti da agrumi mediterranei, come bergamotto, limone, mandarino, arancia e pompelmo, o da frutti più esotici come kumquat, lime e yuzu, le note agrumate sono di debole persistenza: esse infatti rientrano nel novero delle cosiddette note di testa, quelle che evaporano più velocemente. Pertanto, i profumi che ne sono ricchi richiedono maggiori attenzioni nella conservazione, per far sì che i sentori agrumati rimangano intatti il più a lungo possibile. Va detto che con gli anni la fragranza incorrerà inevitabilmente anche nell’evanescenza del cuore, meno volatile della testa, ma comunque soggetto ad una certa evaporazione. Al contrario, le note di fondo come quelle legnose (ad esempio patchouli o vetiver) tendono ad evolversi e spesso anche a migliorare con il passare del tempo.

3) Attenzione a non buttare la scatola!


Non appena compri un profumo nuovo apri la confezione in fretta e furia per esporre la tua conquista sulla mensola del bagno e getti la scatola, pensando che ormai non ti serva più. Niente di più errato! Anche se tenere tutte le boccette bene in vista è una grande fonte di soddisfazione, i profumi vanno sempre tenuti nella loro scatola perché devono evitare il più possibile il contatto con la luce diretta, sia solare che artificiale. Come rimediare se hai già gettato la confezione? Avvolgi il flacone nella stagnola!

4) Il caldo? Il peggior nemico dei profumi (insieme al bagno)


Anche il caldo eccessivo non è l’ideale per le tue fragranze. In generale, tutti gli ambienti con una temperatura fluttuante rischiano di rovinare i tuoi profumi, primi fra tutti il bagno e l’interno dell’auto. Il posto migliore per riporre le boccette è al riparo dalla luce e dagli sbalzi di temperatura, in un luogo fresco e asciutto, ad esempio in un cassetto della biancheria intima, un armadio, o perché no, anche un mini-frigo dedicato, proprio come si fa per i vini!

5) Il nemico invisibile: l’aria interna

aria interna nei profumi

Altro nemico dei profumi? L’aria interna, che tende a far ossidare gli ingredienti non appena entra in contatto con essi. Più ossigeno entra nella fragranza, più i suoi componenti tenderanno a modificarsi. Questo è uno dei motivi per cui la maggior parte dei profumi al giorno d’oggi è in formato spray, e non in bottiglia: le pompette spray vengono applicate con macchine speciali (aggraffatrici) in grado di sigillare completamente il collo del flacone, senza lasciare nemmeno un minimo accesso per l’ingresso dell’aria! Ad ogni modo, come evitare di far entrare troppa aria nei profumi? Prima di tutto, devi assicurarti sempre che i tappi siano ben chiusi. E se il profumo lo utilizzi poco, meglio sigillare l’apertura, soprattutto se si tratta di una fragranza splash. Inoltre, se viaggi spesso puoi optare per gli atomizzatori da viaggio, piccoli, comodi e perfetti per avere sempre con te le tue fragranze preferite.

Se conservata con le giuste attenzioni, una buona fragranza può durare anche molti anni. Ora che conosci tutti i trucchi per allontanare la scadenza del profumo, puoi dare un’occhiata alla nostra vetrina!